Ansia
Ansia, stress e preoccupazioni possono attraversare la vita di chiunque, la statistica ci dice che a 1 persona su 4 soffre d’ansia, e che l’ansia causa gravi sofferenze, crea problemi in famiglia, deteriora relazioni, provoca assenze dal lavoro, impedisce di condurre una esistenza piena e produttiva.
I sintomi che spesso vengono riferiti si manifestano:
- sotto forma di pensieri o di convinzioni.
- come sensazioni corporee.
- come comportamenti ansiosi.
E’ come una sensazione di morte… ; Sento una morsa al petto, è come se stessi affogando, soffocando… Mi manca l’aria… Sudo dalla paura... Mi sveglio preoccupato ogni giorno, anche nel fine settimana… Vorrei andare a dormire e non svegliarmi…
L’ansia costa in termini di stress e preoccupazioni.
E’ uno stato d’animo pesante da sopportare, ma le conseguenze se non curate possono essere serie
- pressione arteriosa elevata
- mal di testa da tensione
- disturbi gastrointestinali
- obesità (lo stress induce a mangiare di più)
- più apprensione per sintomi fisici
- più visite dal medico di base
- problemi di relazioni sociali
- le persone ansiose sono spesso irritabili
- qualche volta si legano troppo e dipendono dal partner
- altre volte si allontanano emotivamente dal partner
- spesso si assentano dal lavoro per calmare lo stress
Psicoterapia
- Prende in considerazione il modo in cui le persone pensano, percepiscono e interpretano ogni cosa importante per loro.
L’ansia non curata si associa alla depressione.
Depressione
Nell'arco della propria vita si stima che circa un quinto della popolazione ha sofferto in qualche momento di un disturbo mentale, infatti è una caratteristica umana diventare allegro o triste nei diversi momenti della vita. In Italia oltre 6.000.000 milioni di persone sono affette da depressione.
Colpisce sia donne che uomini.
Dunque essere tristi è esperienza normale del vivere e ha una funzione adattativa; significa fermarsi, vedere cosa ci succede, per riorganizzare le difese.
Essere allegri consente di sfruttare meglio le occasioni favorevoli
Sintomi
I campanelli d'allarme sono spesso sottovalutati o malinterpretati, almeno uno dei sintomi è costituito da:
umore depresso per la maggior parte del giorno, marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte le attività; significativa perdita/aumento di peso,oppure diminuzione o aumento dell’appetito; insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno; agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno; faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno; sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati, quasi ogni giorno; ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi ogni giorno; pensieri ricorrenti di morte, ricorrente ideazione suicidarla senza un piano specifico, o un tentativo di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico per commettere il suicidio.
Quando, si è in presenza di questi segnali è importane non sottovalutarli e ricorrere alla consultazione di uno psicologo.
Maternity blues e Depressione post-partum
Il maternity blues è considerato una normale espressione della maternità ai suoi inizi, infatti si stima che il 9-20% delle donne che partorisce soffre di questa forma depressiva che si risolve spontaneamente entro 10 giorni dal parto. Spesso le neo-mamme hanno oscillazioni dell’umore.
Possono sentirsi depresse, incapaci di concentrazione, non avere appetito, non riuscire a dormire anche quando il piccolo dorme.
Questi sintomi di solito iniziano 3-4 giorni dopo il parto e possono durare qualche giorno
Tuttavia, alcune donne presentano un peggioramento dei sintomi o un loro prolungarsi nel tempo.
Si parla allora di depressione post partum.
Sebbene molte donne si deprimano subito dopo il parto, alcune iniziano a sentirsi "giù" alcune settimane o mesi dopo il parto, e nei sintomi depressivi possibili, compare il timore di nuocere al bambino.
Diagnosticare una depressione post-partum precocemente da la possibilità di apportare dei cambiamenti nella mamma e creare un clima familiare più sereno.